Questo libro nasce dal confronto tra due saggi pubblicati on line, e qui nuovamente pubblicati a specchio, da Pierandrea Amato e Valerio Romitelli sulle questioni della guerra, della società e della politica, mettendo in gioco le riflessioni, tra gli altri, di von Clausewitz, Foucault, Schmitt. Sulle medesime questioni, due divergenti interpretazioni.
Ma il libro non si ferma qui. Gli autori si sono impegnati a discutere le loro iniziali posizioni, fino ad aggiungere un'ulteriore elaborazione delle rispettive tesi in risposta agli effetti del loro confronto. Ne viene fuori un dialogo serrato, inusuale per le abitudini della discussione intellettuale in Italia. Al di là delle diverse posizioni emerge non solo il comune impegno per un'analisi che vada al nucleo del rapporto tra politica e guerra, che si spinga anche oltre l'opposizione tra logica della guerra e logica della pace. La politica è riducibile alla scelta per la guerra o la pace? Non ha forse un altro compito?
Pierandrea Amato ha pubblicato con Cronopio: La rivolta (2010 e 2019 seconda edizione), In posa. Abu Ghraib 10 anni dopo (2014), e ha curato il volume collettivo L'immagine carnefice (2017).
Valerio Romitelli ha pubblicato con Cronopio: L'odio per i partigiani. Come e perché contrastarlo (2007), La felicità dei partigiani e la nostra. Organizzarsi in bande (2015), L'enigma dell'Ottobre '17 (2017).