«La filosofia sarebbe stata la nostra compagna di sempre, di giorno, di   notte, magari perdendo il suo nome, diventando letteratura, sapere,   non-sapere, o assentandosi: la nostra amica clandestina, di cui   rispettavamo - amavamo - ciò che non ci permetteva di restare legati ad   essa [...]» Nostra compagna clandestina raccoglie gli scritti politici   che Blanchot ha prodotto tra il 1958 e il 1993. Inediti in Italia, si   tratta di testi per riviste o quotidiani, in forma di lettere o di   volantini e manifesti. Nonostante la eterogeneità della produzione, si   riconosce un filo conduttore, e si susseguono intuizioni che non possono   se non suscitare la passione nel lettore attento, intuizioni sui temi   più disparati, ma fondanti, che se pur dettati dall'esigenza di una   risposta politica ai colonialismi occidentali e al governo gollista, ai   movimenti rivoluzionari del sessantotto parigino o al   nazionalsocialismo, riescono a invadere campi e momenti di riflessione   che ne conferiscono un valore universale.
    A cura di Carmelo Colangelo